Vacanze Romane. Il tempo libero e la vita quotidiana nell'antica Roma
F. Guidi
Ed. Oscar Mondadori
Milano 2015
_________________________________________________
Il presente volume è una delle opere relative al mondo romano scritte dell’archeologa Federica Guidi. In questo libro l’autrice si dedica all’analisi e alla narrazione, piacevole e scorrevole, di alcuni degli aspetti che caratterizzavano la vita dei romani, fossero essi ricchi e poveri, mettendo in evidenza le differenze e le similitudini. Ogni singolo capitolo riguarda un argomento che viene affrontato in maniera descrittiva, portando volta per volta numerose citazioni di autori antichi, da Orazio a Marziale, da Cicerone a Plinio il Vecchio.
Inizia la sua narrazione occupandosi del tempo libero e di come veniva impiegato, sia per gli uomini che per le donne, con differenze tra chi doveva guadagnarsi da vivere con il proprio lavoro e chi invece poteva dedicarsi agli svaghi. Narra poi delle terme, facendo una descrizione della tipologia, dei servizi offerti, delle regole di accesso.
Passa poi ad analizzare un aspetto che spesso è stato oggetto di luoghi comuni che, in molti casi, non avevano corrispondenza nella realtà: i banchetti lussuosi e le cene in generale. In questo caso si sofferma a descrivere quali erano realmente le abitudini alimentari dei romani, ribadendo più volte come cene quali quella offerta da Trimalcione nel Satyricon siano sporadiche. Un passo particolarmente interessante riguarda un altro luogo comune: la realizzazione del garum. Spesso le descrizioni degli autori antichi, in particolare quella di Plinio, vengono riportate solo parzialmente e questo fa ritenere a chi legge che il composto sia qualcosa di disgustoso per il nostro palato ma in realtà, se si riporta il brano per intero come fa l’autrice, si noterà che in fondo si tratta di un prodotto che potrebbe risultare gradevole.
Naturalmente non manca il capitolo dedicato all’ars amatoria e alle tipologie di servizi, prezzi e clienti che caratterizzavano la vita delle prostitute.
Altro elemento sempre presente nella vita dei romani era il gioco, sotto varie forme e, soprattutto, quello d’azzardo ed i dadi, quest’ultimi molto spesso rinvenuti durante gli scavi archeologici in luoghi adibiti al relax quali le terme.
Ma a Roma non esistevano solo giochi per così dire privati ma anche quelli pubblici, di grande effetto, come le corse nei circhi (e il circo Massimo la fa da padrone), gli spettacoli teatrali, le gare sportive e, soprattutto, le lotte tra gladiatori, molto amati dalle donne romane.
Gli ultimi due capitoli, invece, sono dedicati a dei lussi che solo i più ricchi potevano permettersi: i viaggi nelle campagne e nelle località estive per godersi il meritato riposo e l’abbandonarsi a pratiche quali la lettura e la scrittura, considerate nobilitanti.
Ogni capitolo affronta quindi un aspetto ben definito e fondamentale nella vita degli antichi romani, non soltanto di coloro che avevano il privilegio di vivere nella capitale e di essere parte integrante e attiva della sua vita, ma anche di coloro che abitavano nelle province e che cercavano in tutti i modi di comportarsi da veri romani.
Ogni argomento è affrontato con naturalezza, unendo fonti antiche a paragoni moderni, senza mai risultare troppo tecnico o troppo superficiale. È un’ottima lettura per tutti perché riesce a dare un’idea ben chiara di come si vivesse al di fuori del lavoro 2000 anni fa.
L'Autore
Federica Guidi è un’archeologa laureatasi a Padova che da anni collabora con il Museo Civico Archeologico di Bologna. Le sue esperienze vanno dagli scavi archeologici, svolti sia in Italia che all’estero, alla realizzazione di mostre e percorsi museali, sia in collaborazione con il Museo Civico Archeologico di Bologna che con numerosi altri enti e musei.
E’ autrice di numerosi saggi per riviste specialistiche e di libri quali “Il mestiere delle armi” (2011) e “Morte nell’arena. Storia e leggenda dei gladiatori” (2006).
Manuela Ferrari