La Villa Romana (con guida archeologica alle ville romane)
H. Mielsch
Giunti Editore
Firenze 1999
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Un’opera che offre un ampio panorama sulla tipologia della villa romana dalle sue origini fino allo splendore delle grandi dimore imperiali sul territorio italico.
Nel 1987 vede per la prima volta luce il volume scritto da Harald Mielsch sulle ville romane. L’autore cerca di sviluppare l’ampio argomento che riguarda questa particolare tipologia costruttiva che caratterizza tutta l’epoca romana partendo con la spiegazione della definizione stessa di “villa”, termine con il quale si designava un’abitazione di grandi dimensioni posta al di fuori delle mura della città.
Spiega la differenza tra questa tipologia e quella degli horti, che invece erano le residenze all’interno della città, e come le ville diventino con il tempo sempre più lussuose, arrivando ad avere una parte abitativa ed una produttiva che permetteva loro di essere autosufficienti.
Sempre nella parte introduttiva riporta una significativa planimetria nella quale indica dove queste residenze sono ubicate e che permette di notare come i luoghi prediletti fossero i Colli Albani, le coste tra Anzio e Gaeta e la costiera tra Pozzuoli e Capri.
Mielsch suddivide il volume in quattro grandi capitoli, nel primo dei quali spiega in che modo la villa fosse organizzata a livello economico, con un elenco esaustivo riguardo quali tipi di piante e animali vi si potessero trovare.
Il secondo capitolo entra invece più nello specifico della tipologia costruttiva, partendo dalle prime attestazioni di villa databili al II secolo a.C., portando tra gli esempi la meravigliosa Villa dei Misteri di Pompei; passa poi al periodo della Repubblica fino al I secolo d.C., citando la villa di Sperlonga con la sua rampa di accesso diretto al mare e quella di Oplontis. Si occupa subito dopo degli esemplari della fine del I secolo d.C. dando ampio spazio alla più rappresentativa dell’epoca, cioè quella di Adriano a Tivoli. Completa la sezione affrontando il periodo che va dal II agli inizi del IV secolo, mettendo in evidenza le similitudini e le differenze che si vanno delineando. Anche in questo caso non manca di corredare le notizie con esempi quali la villa dei Sette Bassi e dei Quintili a Roma e la splendida villa di Piazza Armerina in Sicilia.
Nella sezione successiva, che titola “La villa come forma di vita”, l’autore si sofferma sugli aspetti che allietavano il soggiorno dei proprietari e dei loro ospiti, illustrando la presenza di palestre, teatri, giardini, triclini, grotte e soprattutto grandi biblioteche e, in quest’ultimo caso, l’esempio più calzante non poteva che essere la Villa dei Papiri ad Ercolano. L’ultima parte del capitolo la dedica al tempo che i proprietari avevano a disposizione per poter soggiornare in queste residenze lussuose e ci illustra il perché prediligessero determinati luoghi invece di altri e come, ovviamente, spesso la scelta fosse anche dettata dalla moda del momento.
Nell’ultimo capitolo l’autore si occupa esclusivamente delle grandi ville imperiali lasciateci dai primi imperatori: inizia con la meravigliosa villa Iovis a Capri, amata da Augusto ma soprattutto da Tiberio, che vi soggiornerà a lungo; narra della villa di Domiziano tra Castel Gandolfo ed Albano per riprendere poi la descrizione della villa di Adriano, soffermandosi sulle particolarità del Teatro Marittimo, e concludendo con le strutture di età tarda e dedicando alcune pagine alle ville in ambito provinciale.
Nell’ultima parte del volume è riportata una piccola guida archeologica, a cura di G. Tagliamonte, sulle ville romane da Sirmione a Piazza Armerina, con schede e planimetrie delle più famose. A conclusione di tutto è poi un glossario dei termini più diffusi legati alle ville e alla loro vita.
Senza dubbio il volume, nonostante non possa comprendere tutte le ville conosciute di epoca romana sparse per l’Impero, permette di avere un quadro generale ben preciso della tipologia costruttiva, del loro scopo e gli esempi riportati danno un’idea di quanto potessero essere magnifiche e amate dai loro proprietari.
L'Autore
Harald Mielsch è un archeologo tedesco nato nel 1944. Ha compiuto studi di Archeologia Classica a Bonn, dove ha anche conseguito un dottorato di ricerca sui rilievi di epoca romana e in particolare su quelli in stucco. Dal 1974 al 1977 è stato assistente presso l’Istituto Archeologico Germanico a Roma e, negli anni seguenti, è stato professore associato all’università di Berlino per poi passare nel 1985 a quella di Wurzburg e poi, dal 1994 al 2009, ha insegnato Archeologia Classica presso l’università di Bonn.
I suoi studi si sono per lo più incentrati sull’architettura abitativa di epoca romana, con particolare riguardo a quella residenziale. Tra le sue numerose opere sul medesimo argomento del volume qui trattato si segnala La villa romana. Architettura e stile di vita edita nel 1987.
Manuela Ferrari