L'uomo romano
a cura di Andrea Giardina
Ed. Laterza
Roma-Bari 1989 (2009 11° ed.)
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Come si può definire l'uomo romano? Un politico, un soldato, uno schiavo oppure un liberto, un mercante o un artigiano? Nel libro curato da Andrea Giardina è possibile cogliere diversi punti di vista che si concentrano su particolari categorie attraverso le quali è possibile ricostruire quello che viene definito "uomo romano". Grazie ai contributi di diversi autori è infatti possibile analizzare i vari tipi umani che componevano la società romana, rendendo possibile una comprensione della vita del romano delineando un panorama più ampio possibile. Dodici articoli, scritti da altrettanti studiosi, più l'introduzione di Andrea Giardina, compongono il libro che rappresenta così un testo esauriente ed essenziale per la conoscenza dell'umanità ai tempi dei romani: Il cittadino, il politico di Claude Nicolet; Il sacerdote di John Scheid; Il giurista di Aldo Schiavone; Il soldato di Jean-Michel Carriè; Lo schiavo di Yvon Thebert; Il liberto di Jean Andreau; Il contadino di Jerzy Kolendo; L'artigiano di Jean- Paul Morel; Il mercante di Andrea Giardina; Il povero di Charles R. Whittaker; Il bandito di Brent D. Shaw; "Humanitas": romani e no di Paul Veyne.
Diversi punti di vista che consentono di cambiare visuale e ogni volta dare un volto diverso al romano, secondo l’importanza data ad uno o all'altro settore della società romana. Oltre gli stereotipi comuni associati agli antichi romani si apre così una più vasta comprensione dei tanti aspetti presenti in quello che possiamo definire "uomo romano", responsabile della creazione di una civiltà che ancora oggi è modello della società occidentale.
Dall’Introduzione: L’unico modo per raggiungere l’«uomo romano» è individuare uno “stile” della storia romana. Ma a nessuno sfuggirà che si tratta sempre di una scelta: altre potrebbero competere con questa.
L' Autore
Andrea Giardina (Palermo 1949) si è laureato in Storia romana nel 1970 presso la Facoltà di Lettere dell'Università La Sapienza di Roma, sotto la guida del suo maestro Santo Mazzarino. Ha insegnato nelle università di Chieti, Firenze, Palermo, Bari e Roma “La Sapienza”. E’ stato docente presso l'École Normale Supérieure, presso l'École des hautes études en sciences sociales e presso l'École pratique des hautes études di Parigi.
E’ presidente dell’Istituto italiano per la storia antica e della Giunta centrale per gli studi storici, membro corrispondente dell'Istituto archeologico germanico, membro dell'Academia Europaea, socio dell'Istituto Lombardo, Accademia di Scienze e Lettere, membro del Bureau del Comité International des Sciences Historiques, socio nazionale dell’Accademia nazionale dei Lincei.
Tra i suoi libri: ha curato con A. Schiavone, Società romana e produzione schiavistica (1981); ha curato inoltre Società romana e impero tardoantico (1986) e L’uomo romano (1989 e 2009, 11° ed.); Il mito di Roma, da Carlo Magno a Mussolini, scritto con A. Vauchez (2000); L’Italia romana. Storie di un’identità incompiuta (2004); Cassiodoro politico (2006); ha curato inoltre Roma antica, Laterza, Roma-Bari 2005 e (con F. Pesando), Roma caput mundi. Una città tra dominio e integrazione (2012).
Gabriele Romano