La campagna romana nell'età classica
Thomas Ashby
Ed. Longanesi
Milano 1982
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Instancabile esploratore, in particolare del suburbio di Roma, Thomas Ashby ha raccolto e riassunto in questa opera tutti i suoi studi e le sue scoperte effettuate lungo le direttrici delle vie consolari romane. Descrive così in maniera dettagliata uno dei territori che non trovano confronti nel mondo per quanto riguarda la ricchezza storico - archeologica. Un paesaggio che ormai non possiamo più vedere per l'enorme speculazione edilizia che ha di fatto cancellato completamente la Campagna Romana, ma che grazie alle parole di Ashby possiamo ricostruire leggendo la descrizione delle rovine romane e cercando di visualizzare i luoghi che egli percorse e vide senza l'alterazione massiccia della città contemporanea. Un paesaggio rievocato a più livelli che riappare con parole che oltre al cervello arrivano dritte al cuore di chi ama e studia con passione questo territorio, e Thomas Ashby amava profondamente questa terra tanto da percorrerla con i suoi studenti e colleghi in lungo e in largo.
In quest'opera segue le strade che uscivano da Roma, da quelle che conducevano ai territori della Sabina (Salaria, Nomentana, Tiburtina), a quelle per i colli Albani (Prenestina, Collatina, Labicana, Latina, Appia), alle strade che portavano alla costa (Ardeatina, Laurentina, Ostiense), all'Etruria (Aurelia, Clodia, Cassia), al nord dell'Italia (Flaminia, Tiberina). Ricostruisce, attraverso l'esame degli antichi insediamenti, dei monumenti e delle rovine le storie degli uomini e del territorio, grazie a decenni di lavoro ininterrotto di questo studioso, che forniscono il punto di partenza imprescindibile per qualsiasi ulteriore indagine sulla Campagna Romana e sulle grandi strade romane.
L’Autore
Thomas Ashby fu un grande archeologo inglese, nato il 14 ottobre 1874 a Londra. Dopo gli studi a Oxford venne a Roma nel 1897 grazie ad una borsa di studio e fu tra i primi membri della Scuola Britannica di Roma, di cui fu, dal 1903, vicedirettore e, dal 1906, direttore fino al 1925.
Esploratore instancabile del territorio romano, che batteva in lungo e in largo a piedi o in bicicletta, nonché abile fotografo, i suoi contributi più notevoli all'archeologia, sono proprio quelli relativi allo studio del suburbio di Roma. Questi articoli vennero pubblicati a più riprese nei Papers of the British School at Rome, e furono riassunti poi nel volume The Roman Campagna in classical times (Londra 1927), e descrivono la situazione archeologica intorno alle principali vie nel territorio intorno a Roma. Importanti inoltre anche le monografie sulle antiche città di Circei, Artena, Ferentinum e Carseoli, e non va dimenticata l'opera, pubblicata postuma, The Aqueducts of Ancient Rome (Oxford 1935) sui resti degli acquedotti di Roma antica. Per gli studi un grande e prezioso aiuto lo ricavò dalle piante e dalle vedute degli artisti dal Rinascimento in poi, tanto che Thomas Ashby rivolse un'attenzione particolare alla ricerca di questi documenti che furono oggetto di numerose pubblicazioni, e che, fatto ancora più importante, riunì in una importante raccolta privata di particolare valore ora conservata nella Biblioteca Vaticana. Tra i meriti dell'Ashby inoltre c'è la cura che dedicò alla topografia antica della città di Roma completando e pubblicando il Topographical dictionary of Ancient Rome di S. B. Platner (Oxford 1929) che si era interrotto per la morte dell'autore.
Thomas Ashby morì il 15 giugno 1931 in un punto non meglio precisato dell'Inghilterra mentre si trovava su un treno.
Gabriele Romano